Montenapoleone Yacht Club: là dove stile e yachting convolano a nozze

Dal 14 al 20 maggio il mare “ha invaso” il cuore di Milano con la quarta edizione di Montenapoleone Yacht Club: 7 giorni di mostra open-air, incontri, dibattiti, eventi. Prestigiose boutique del quadrilatero della moda hanno esposto gli ultimi progetti di rinomati cantieri nautici e yacht club del panorama internazionale: in vetrina modellini in scala, disegni, fotografie e video per la kermesse, sostenuta da Nautica Italiana, Audi, Valverde e da Borsa Italiana in veste di partner istituzionale. L’iniziativa rientra tra gli scopi principali del MonteNapoleone District che organizza, pianifica e attua eventi culturali, benefici e commerciali nell’interesse dei suoi associati: oltre centocinquanta Global Luxury Brand presenti nelle vie Montenapoleone, Sant’Andrea, Verri, Santo Spirito, Gesù, Borgospesso e Bagutta.

La mostra open air, “Italy Rules The Waves”, in collaborazione con Boat International, ha presentato le migliori barche realizzate da cantieri e designer italiani in occasione della celebrazione dei trentacinque anni della nota rivista internazionale. Una collaborazione improntata sulla nautica made in Italy che, in crescita esponenziale, si conquista un ruolo leader nel mondo.

Parte saliente del programma anche la tavola rotondaL’avanguardia italiana: design, industria e sostenibilità nella nautica”, presso lo spazio Gessi di via Manzoni. Protagonisti i maggiori imprenditori e attori del mondo della nautica da diporto e le associazioni che rivolgono attenzione ai temi industriali e ambientali il cui ruolo assume crescente centralità per chi produce imbarcazioni. La nautica, spesso additata per le sue responsabilità verso i danni ambientali, oggi si fa attenta portatrice di progetti a tutela e difesa dell’ecologia dei mari. Dove non c’è ambiente, non c’è nautica! Un contemporaneo e rinnovato senso di responsabilità spinge il mondo del diporto a conservare l’ambiente che gli è proprio con scelte adeguate e corrette.

Ricerche recenti dimostrano, tra l’altro, come il principale responsabile dell’emergenza ambientale sia l’attività terrestre con uno smodato utilizzo della plastica.

In apertura alla tavola rotonda interventi di Max Sirena, skipper di Luna Rossa, Giovanni Soldini, skipper di Maserati Multi 70, presidente del WWF, in virtù della sensibilità alle tematiche green. Non sono mancate voci istituzionali provenienti dalle associazioni di settore: Michele Gavino VicePresidente di Nautica Italiana e Barbara Ameri per Ucina Confindustria Nautica.

Per il settore dell’innovazione e della creatività: Luisa Collina, preside della Scuola di Design del Politecnico di Milano, il designer Luca Dini, pregevole precursore della navigazione sostenibile e Lorenzo Argento, progettista di un explorer a vela destinato alle ricerche artiche. In chiusura l’intervento del Registro Italiano Navale Rina rappresentato da Giorgio Gallo per illustrare il futuro dei regolamenti Green.

Il Presidente di MonteNapoleone District Guglielmo Miani, ideatore dell’evento, sottolinea: “La vocazione economica di Milano, ma anche il fatto che sia la città italiana con il maggior numero di possessori di barche, ne fanno un punto di incontro ei crescita del settore. Da qui possono partire, come già accaduto in passato, anche sollecitazioni al governo per garantire maggiori tutele e vantaggi al comparto. Un evento di successo come MonteNapoleone Yacht Club può contribuire a sensibilizzare ulteriormente appassionati e addetti ai lavori al tema dell’ambiente marino, in particolare del Mediterraneo. Per questo abbiamo coinvolto figure di spicco che ci aiutano a sottolineare quanto sia determinante il ruolo della nautica italiana nello stretto legame tra design, industria e sostenibilità”.

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